di Giacomo Mazzocchi

Franco Smith non cambia: domani allo Stade de France (domani ore 16 diretta TV su DMAX Canale 52) il tecnico sudafricano ha deciso di schierare la medesima formazione che una settimana fa a Cardiff ha subito 47 punti dal Galles nella prima partita del Sei Nazioni. Il CT. ha inserito una sola modifica: Hayward schierato ad estremo con il numero 15, spostando Matteo Minozzi all’ala con il numero 11 al posto di Sarto. Per il resto, stessa formazione. Significativo, in panchina, l’innesto di Giulio Bisegni, trequarti frascatano tuttofare e capace di intervenire felicemente in qualsiasi bisogna.

Nessuna rivoluzione dettata dalla bastonatura gallese e, coerentemente, Smith ripropone il suo progetto tecnico ed umano: squadra che perde non si tocca, specie se perde 0-47!

Meglio scherzarci su, specie se ci sono delle buone ragioni. A Cardiff non sono falliti i singoli titolari o i nuovi entrati oppure le mosse tattiche come l’inserimento del doppio mediano di apertura Allan affiancato da Canna. Tutti i giocatori schierati a Cardiff hanno risposto alle aspettative. Ciò che oggettivamente non ha funzionato è stata la messa a punto dello schieramento difensivo, della linea arretrata che ha permesso agli avversari di trovare i varchi per perforare la nostra linea di meta.

Sfumature determinanti che possono venire aggiustate in allenamento e alla lavagna, modificando l’assetto e l’affiatamento con il solo spostamento di Hayward ad estremo e Minozzi all’ala. Quanto agli avanti, gli azzurri hanno retto più che felicemente le fasi statiche, promuovendo l’innesto di Niccolò Cannone, esordiente che è risultato anche il miglior placcatore fra tutti i contendenti.

Ciò che ha compromesso la partita sono state le troppe penalità accumulate nei raggruppamenti. Qui l’inesperienza dei nuovi innesti (Lavotti, che ai Mondiali causò la defaillance contro il Sud Africa per la sua espulsione definitiva causata da un placcaggio pericoloso, e Zilocchi) ha costretto gli azzurri a giocare sempre lontano dall’area avversaria rendendo sterili gli attacchi.

Con maggiore attenzione, si possono evitare questa penalità e giocare territorialmente alla pari. Il problema da sistemare è quello della difesa sulle ‘maule’ avanzanti dalle touche: sono risultate fatali le concomitanti uscite di scena dei Capitani Parisse e Ghiraldini. Il problema si presenta ancora più difficoltoso se si considera che la Francia ha dimostrato, risolvendo a proprio favore lo scontro con il formidabile pack inglese per 24-17, di avere le carte in regola in ogni reparto.

Comunque, i galletti si esprimono meglio nel movimento a tutto campo piuttosto che nello scontro fisico e questo aspetto – ed anche la tendenza presuntuosa a snobbare l’avversario, specie quando si chiama Italia – potrebbe offrire agli azzurri la chiave per cambiare le carte in tavola in questo momento tutte favorevoli alla Francia. Decisiva sarà la sfida fra le due mediane: formidabile quella Dupont-Ntamack con quest’ultimo implacabile cecchino al piede da qualsiasi posizione e distanza.

Tornando a casa, allo stesso livello sono apparsi a Cardiff anche Braley-Allan seppure in condizioni di disagio tattico. Nel complesso in partenza uomo a uomo le due squadre si equivalgono anche sul piano fisico e dell’esperienza. Il C.T. transalpino Fabien Galthie ha ereditato una Francia a terra e ha realizzato un autentico miracolo contro l’Inghilterra: ma non sono diventati all’improvviso dei fenomeni. Quello che è certo che si assisterà ad una bellissima partita di movimento e propensione al gioco alla mano. Qui la differenza potrebbe farlo la terza linea: quella italiana, composta da Steyn, Negri e Poilledri, potrebbe avere qualcosa in più.

Un apporto cruciale per compensare il peso dell’assurdo handicap di disputare le prime due gare del torneo fuori casa. Al contrario, la Francia due volte in casa. Se dovesse andare male, l’Italrugby potrà sempre contare su qualche ‘Colpo di Cannone’ il 21 enne seconda linea ceduto al rugby dal Calcio Fiorentino. Celie e scongiuri a parte, se questo non dovesse dare frutti concreti a riscattare l’onore – come in Galles – saranno le ragazze italiane Sei Nazioni che stasera alle 21 se la vedranno contro le omologhe francesi. In TV, diretta su Eurosport 1.

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