di Giacomo Mazzocchi

Pensar male è peccato, ma spesso ci si azzecca. Amava ricordarlo un signore che si chiamava Giulio Andreotti. Al secondo giro del Gran Premio di Catalogna, Jorge Lorenzo, targato Honda, si catapulta su Andrea Dovizioso, impegnato nell’atteso testa a testa iridato con Marc Marques, provocando un filotto rovinoso del gruppo dei migliori comprendente, oltre al portacolori della Ducati, anche Valentino Rossi e Vignales.

Marques e la Honda si ritrovano così un regalo di oltre 5 secondi di vantaggio. Dietro è rimasto solo Danilo Petrucci ad inseguire, ma è circondato da altri spagnoli, fra cui Alex Rins, e dal francese Fabio Quartararo giovanissimo ma già da pole position.

Il mondo della moto sportiva è dominato da Spagna e Italia: gli iberici non hanno una produzione propria di moto, si servono in Giappone, ma vantano tradizione e piloti. Ed anche un comportamento parecchio disinvolto. E dunque Petrucci insegue insidiato da Rins e Quartararo per le posizioni d’onore… fintanto che Rins non decide di investire in curva l’italiano: sembra di stare sulle auto scontro ma Petrucci è solido e resiste all’impatto. Rins ha la peggio esce di pista. Quartararo sfrutta la situazione è giunge secondo, ma Danilo Petrucci è bravissimo a salire sul podio per la terza gara consecutiva.

Questi sono i fatti.

Come si fa a non pensar male? Certo, Lorenzo è considerato un ‘matto’, pericoloso per sé stesso e per gli altri, ma come interpretare certe coincidenze? Come non riagganciarsi a quello che è capitato proprio a Valencia nel 2015, quando Valentino Rossi perse il titolo iridato nell’ultimo Gran Premio, quando Marquez aiutò platealmente Lorenzo a strappare in extremis il titolo all’italiano?

E dire che Lorenzo e Valentino Rossi erano compagni di squadra nella Yamaha!

Oggi, è stato encomiabile che Lorenzo si sia recato ai box della Ducati per scusarsi con  Dovizioso. Ma ormai la frittata era fatta ed ha le sembianze di quel ‘biscottone’ menzionato dall’indignato Valentino Rossi due stagioni fa:

“Quello che ha fatto Marquez è imbarazzante per il nostro sport. Ha fatto da guardia spalle a Lorenzo. Tutti hanno visto anche oggi quale era il loro piano. Per il nostro sport è una brutta figura! Non capisco nemmeno la Honda, non capisco come permettano ad un loro pilota di far vincere una Yamaha. Spero che la Honda, almeno tra qualche mese, capisca ciò che ha fatto… Lorenzo comunque è stato bravo, ma cosi è brutto anche per lui, non deve essere troppo contento… In Malesia poteva stare zitto e fare più bella figura. Mi sembra triste che Marquez faccia da guardia spalle a Jorge… Al contrario, Lorenzo non avrebbe mai fatto lo stesso! Ero convinto che avrebbero fatto il ‘biscottone’”.

Biscottone o non biscottone oggi è finita come una settimana fa a Montreal. La Ferrari subisce l’ignominia di 5 secondi di ‘multa’ a Sebastian Vettel per aver evitato di perder il controllo della sua vettura. In Catalogna questi 5 secondi di abbuono sono stati regalati ad un comunque sempre grande Marc Marquez da un suo compare esperto in auto-scontro.

A rimetterci sempre un bolide rosso: ieri la Ferrrari oggi la Ducati.

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