di Giacomo Mazzocchi

Non è una punta, ma è come se lo fosse. E’ una sorta di trequartista che si trova in ogni parte del campo, ritorna, imposta, segue. Con il suo fisico, in fase offensiva apre varchi e conclude. In quella zona del campo ricorda Bobo Vieri.

Le donne italiani ci sanno veramente fare con il pallone. A Reims, seconda partita della Nazionale azzurra in rosa ai Mondiali francesi e secondo successo consecutivo: 5-0 alla Giamaica (non male, reduce da una sconfitta di misura con il dal Brasile dopo essere stata in vantaggio 2-0). Proprio il Brasile ci attende martedì 18 alle 21 allo Stadio Hainaut di Valenciennes.

La vittoria consente alle azzurre di Milena Bertolini portarsi al primo posto nel girone C e qualificarsi per gli Ottavi di Finale con un turno in anticipo, qualunque sarà il risultato contro il Brasile.

Partita facile facile?

Niente affatto. Partita combattuta dal primo all’ultimo minuto, piacevole agonisticamente e tecnicamente che ha confermato tutto il valore di questa squadra, del suo staff tecnico che giustamente può guardare molto lontano. Anche per la presenza di autentici talenti.

Per tutte la ‘capitana’ Sara Gama che ha saputo domare un’avversaria considerata un super campione, ovvero Khadja Bunny Shaw, 22 enne fenomeno fisico-tecnico appena ingaggiata dal Bordeaux: una sorta di Usain Bolt al femminile. Bene, la Gama l’ha magnificamente annullata, prendendosi anche un calcione in pieno viso che avrebbe potuto mandarla all’ospedale.

Invece, la ragazza juventina si è rimessa come se nulla fosse accaduto ed ha saputo continuare a dirigere la difesa azzurra. Il rischio di perderla c’è stato e sarebbe stato un grande guaio per le ambizioni di questa squadra.

Torniamo alla partenza. Se contro l’Australia è stato il grande giorno di Barbara Bonansea e delle sue due reti vittoriose, oggi è stata la volta di Cristiana Girelli: tre reti. Ciò che rende diversa la Girelli, anche lei marcata Juventus, è il contributo atipico che dà alla squadra. Si tratta infatti di una ragazzona di circa un metro e ottanta dotata di due ottimi piedi e voglia di correre, giocare e.. segnare.

Ma tutte le reti azzurre di oggi sono state bellissime e frutto di manovre ben concertate. Le azzurre in rosa andranno sicuramente lontano perché hanno tutti dalla loro parte: giocano un calcio moderno fatto di possesso palla intelligente, palleggio, agonismo, pressing e tanta passione. Che si può volere di più?

Il CT maschile Roberto Mancini sarà sicuramente contento. Non è più solo a predicare nel, deserto. Giocare vincendo, divertendosi e divertendo si può.

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