di Giacomo Mazzocchi

L’Italia del rugby del nuovo C.T. Franco Smith esce sconfitta dalla Francia del nuovo C.T. Fabien Galthie ma mostra concreti segnali di crescita: impone ai Galletti 3 mete, a testimonianza che lo 0-42 della prima uscita del Sei Nazioni in Galles è stato solo l’inevitabile prezzo dell’esordio. Dunque, ha fatto bene il tecnico sudafricano a confermare il XV di Cardiff. È però la Francia che conquista vittoria, punto bonus e Trofeo Garibaldi nel posticipo domenicale della seconda giornata di Guinness Sei Nazioni superando a Parigi l’Italia 35-22 allo Stade de France dove, domenica scorsa, era caduta anche l’Inghilterra vice campione del mondo.

L’Italia, però, è viva. Dopo il 42-0 di Cardiff lo dimostra lungo tutti gli ottanta minuti di gioco. Eccezion fatta per i primi 15 minuti – affrontati con troppa emozione e timidezza e dove subisce due mete da una Francia davvero in gran spolvero – entra decisamente in partita restandovi fino al termine.  Anzi, cresce man mano si va avanti. Infatti, lo score della ripresa si conclude in parità 12-12. Polledri e capitan Bigi si sacrificano placcaggio dopo placcaggio – oltre quaranta a fine gara tra flanker e tallonatore italiani – ma sono tutti gli uomini mandati in campo da Smith a non mostrare alcuna intenzione di arrendersi, nemmeno quando la gara sembra ormai compromessa. Magnifica la prova di Allan nel gioco al piede e di Canna ottimo per la presenza nel gioco alla mano e, soprattutto, nei placcaggi.

Il 13-0 iniziale, con due mete dei padroni di casa nel volgere di un quarto d’ora, potrebbe chiudere subito la pratica e spianare la strada a un facile successo dei galletti. Ma a tenere gli Azzurri in gara arriva la marcatura di Minozzi al ventiquattresimo, imbeccato al largo da un’intuizione di Hayward. Allan accorcia trasformando prima una meta e, poi, con un agevole piazzato: 13-10. Ma nel finale di primo tempo prima il piede di Ntamack e poi una meta del terzo centro Allbritt riportano a +13 Ollivon e compagni, magistralmente diretti dal mediano di mischia Dupont. 23-10 all’intervallo.

Equilibrio ed errori su ambo i fronti mantengono il risultato immutato per la prima metà della ripresa, poi Ntamack, al diciottesimo, trova il buco giusto nella ripresa azzurra e vi si infila in velocità realizzando la meta del bonus per il XV di casa. L’Italia non sbanda, anzi reagisce e cinque minuti più tardi Zani, da poco entrato per Bigi, finalizza una serie di pick-and-go tocca alla base del palo. Sul 28-17 l’Italia prova a ricucire, ma la meta di Serin al trentaquattresimo chiude i conti: nei secondi finali la terza meta italiana, innescata da Hayward e rifinita da un offload di Licata, non serve a smuovere il risultato ma per continuare a lavorare in vista del debutto interno del 22 febbraio all’Olimpico contro la Scozia.

Marcatori: p.t. 3’ cp. Ntamack (3-0); 7’ m. Tomas (8-0); 17’ m. Ollivon (13-0); 24’ m. Minozzi tr. Allan (13-7); 28’ cp. Allan (13-10); 32’ cp. Ntamack (16-10); 38’ m. Alldritt tr. Ntamack (23-10); s.t. 18’ m. Ntamack (28-10); 24’ m. Zani tr. Allan (28-17): 34’ m. Serin tr. Jalibert (35-17); 39’ m. Bellini (35-22)
Francia: Bouthier; Thomas, Vincent, Fickou, Rattez; Ntamack (30’ st. Jalibert), Dupont (30’ st. Serin); Alldritt, Ollivon (cap), Cros (20’ st. Woki); Willemse (3’ st. Taofifenua), Le Roux (30’ st. Palu); Haouas (19’ st. Bamba), Marchand (20’ st. Mauvaka), Baille
all. Galthiè
Italia: Hayward; Bellini, Morisi, Canna, Minozzi; Allan (34′ st. Bisegni), Braley (20’ st. Palazzani); Steyn, Negri (10’ st. Licata), Polledri (20’ st. Tuivaiti); Cannone N., Budd (37’ st. Ruzza); Zilocchi (10’ st. Riccioni), Bigi (cap, 20’ st. Zani), Lovotti (10’ st. Fischetti)
all. Smith
arb. Brace (Irlanda)
Note: giornata ventosa e fredda, 52.000 spettatatori circa.
Calciatori: Ntamack (Francia) 3/7; Allan (Italia) 3/4; Jalibert (Francia) 1/1

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