di Giacomo Mazzocchi

Ed ora qualcuno non ci venga a raccontare che la Juve ha perso con il Genoa perché stanca della partita disputata contro l’Atletico Madrid

Oppure perché i giocatori fossero demotivati per avere ottenuto l’ingresso nei quarti di finale nella Champions.Balle, compiacenti!

La Juve ha perso solo perché non ha giocato Ronaldo, realizzatore e motore della squadra di Allegri

Sostenere che una squadra è provata a distanza di cinque giorni da un impegno agonistico, anche importante e difficile, è da estranei alle cose sportive e contrasta anche  con il fatto che della squadra anti-Atletico oggi a Genova erano presenti all’inizio Bonucci, Cancelo (per altro sostituito martedì scorso), Pjanic e Mandzukic (sostituito da Kean); Bernardeschi è subentrato a partita in corso a Cancelo mentre  Spinazzola ha sostituito Bentacour.

Altra favola è quella della mancanza di motivazione da parte dei bianconeri schierati da Allegri. Al contrario: con l’eccezione dei quattro titolari di cui sopra

tutti gli altri juventini di oggi avevano ottime ragioni per dare il meglio ed approfittare della promozione a titolari per dimostrare il proprio valore

Anche questo è un meccanismo psicologico arcinoto.

Vale solo la pena ricordare che tutti gli uomini schierati in campo oggi sono giocatori di rango internazionale, ovvero tutti militano nelle Nazionali dei rispettivi paesi.

Tutto ciò premesso, è ovvio confermare quanto scritto dopo il match contro l’Atletico Madrid ed anche in precedenti occasioni:

Ronaldo-Juve batte Atletico Madrid 3-0; Ronaldo-Juve stravince lo scudetto italiano con tre mesi di anticipo

La dipendenza dei bianconeri da un solo giocatore è davvero senza precedenti. Ovvero ha precedenti solo nelle squadre in cui il portoghese ha militato. Vale a dire Sporting Lisbona, Manchester United, Real Madrid. E, naturalmente, la Nazionale portoghese Campione d’Europa in Francia nel 2016.

Gli allenatori da lui beneficati sono (tra parentesi i trofei vinti con Ronaldo):

Sir Alex Ferguson (Manchester United, Champions League), Carlo Ancelotti  (Real Madrid, Champions League), Rafael Benitez (Real Madrid); Zinedine Zidane (Real Madrid, Champions League)

Una volta andato via lui le sue ex squadre sono andate via in crisi. Ed  anche i tecnici si sono appannati: la tentazione di campare di rendita con Ronaldo è risultata per tutti inevitabile e anche la Juventus di  Allegri sta seguendo questo andazzo.

Sicchè la squadra è senza gioco: senza Ronaldo finisce per cadere alla mercè del primo generoso Genoa che capita. Nonostante il valore dei calciatori a disposizione.

L’acquisto da parte della Juve di Ronaldo è stato il più grande affare calcistico mai realizzato sotto ogni punto di vista.

Però, per dimostrare quello che vale sotto il profilo tecnico, Allegri avrebbe dovuto evitare di cadere nel ‘trappolone’ Ronaldo

Non lo ha fatto e forse non può più farlo perché si tratta di realizzare progetti che necessitano di tempo.

Con Ronaldo – nella speranza che l’Uefa non sanzioni  con una squalifica il suo gestaccio irriverente ‘alla Simeone’ nei confronti del pubblico dell’Atletico per cinque anni suo nemico a Madrid – la Juventus vincerà la Champions.

Ancora, una proposta: contrariamente a quanto non hanno avuto il buon gusto di fare i precedenti allenatori di Ronaldo, Allegri offra metà del suo prossimo stipendio a Ronaldo: magari lo devolverà in beneficenza!

Giacomo Mazzocchi, nato in Portogallo 79 anni fa, mezzo secolo di giornalismo tra direzione e gestione di quotidiani, periodici, redazioni televisive (La Repubblica, Il Corriere della Sera, il Corriere dello Sport, Tuttosport, Telemontecarlo). Ha disputato 129 partite nel massimo Campionato di Rugby e indossato la maglia della Nazionale. Segretario e fondatore  della Scuola Centrale dello Sport  del Coni, nel 2011 ha pubblicato, assieme al procuratore Sportivo Dario Canovi il libro “Lo stalliere del Re – Fatti e misfatti di 30 anni di calcio” e nel 2012 “Gli eroi siamo noi – Storie di rugby, di vita e di 6 Nazioni”

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