Sarebbe opportuno un urgente chiarimento giuridico relativamente all’affidamento diretto di un proprio impianto operato dal Comune di Roma a favore della Federazione Ginnastica d’Italia (FIG).

L’impianto in questione è quello di via Brogi (zona sud est di Roma)  affidato direttamente dalla Giunta (non dall’assemblea) alla FIG per 18 anni (9+9): mai concessi prima d’ora. Questo dopo un bando andato deserto (le malelingue dicono andato deserto appositamente. In ogni caso i requisiti economici richiesti erano impossibili da sostenere).

Con deliberazione n. 36 del 24 dicembre 2020, la Giunta Capitolina approvava lo schema di accordo di collaborazione, ai sensi dell’art. 15 della Legge n. 241/90, tra Roma Capitale e la Federazione Ginnastica d’Italia per la realizzazione dell’Accademia Nazionale di Ginnastica Ritmica presso l’impianto sportivo capitolino sito, appunto, in Roma, via Giacomo Brogi n. 82.

Il fondamento giuridico della decisione del Campidoglio è individuato nell’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, secondo il quale le amministrazioni pubbliche possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento, in collaborazione, di attività di interesse comune. Avendo conseguenze dirette sull’applicazione del codice dei contratti, anche l’Anac, con la delibera n. 216 del 2 marzo 2016 ha fissato, sulla scorta della giurisprudenza comunitaria (Corte di giustizia CE, sentenza 9 giugno 2009, causa C-480/06) e nazionale (Consiglio di Stato, Sez. V, n. 4832/2013), precise condizioni per misurare la compatibilità di tali accordi.

Pur non considerando la polemica sulla funzionalità dell’impianto (scarsa secondo l’amministrazione ma in ottime condizioni per i vecchi concessionari come dichiarato anche dal Dipartimento Sport del Comune e dal presidente della Commissione Sport) il punto è se è legale che un intero quadrante cittadino e circa 300 bambini frequentanti l’impianto pubblico ne vengano privati perché i vertici dello Sport cittadino hanno deciso di affidarlo ad una federazione per attività di vertice. Dunque le Federazioni sono enti di natura privatistica o pubblicistica?

Le carte del Coni affermano che le Federazioni hanno personalità giuridica di diritto privato e dunque, se fosse confermata dal giudice tale natura, sarebbe annullato l’accordo con la FIG così come altri fatti in questi anni dalla giunta Raggi.

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