di Giacomo Mazzocchi

Il week end calcistico italiano: di Mali in meglio!

Italia calcistica vincente e convincente ai Mondiali U20 in Polonia (semifinale lunedì contro l’Ucraina), nelle qualificazioni per gli Europei (punteggio pieno) per finire con il calcio in rosa dove nel Mondiale francese. a Valenciennes, l’Italia oggi ha superato 2-1 l’Australia (una delle favorite).

Dunque, il football italiano non è alla frutta come appariva alla luce dei risultati ottenuti sia dalla Nazionale maggiore – estromessa perfino agli ultimi Mondiali – sia a livello di Club, con la Juventus fuori dalla lotta di vertice europeo. E anche Firenze è finita in America…

Il sospetto è che l’involuzione del calcio nostrano fosse dovuta non tanto alla improvvisa inferiorità dei calciatori italiani, ma a responsabilità precise, specie vedendo in azione, al cospetto di club calcistici dominanti in Italia, formazioni straniere come l’Ajax.

La metamorfosi del calcio italiano si è rivelata nello spazio di un week end ed ha visto di scena, in rapida  successione, prima i  talenti azzurri Under 20 (esordio ai Mondiali di Polonia contro il Mali) poi gli Azzurri impegnati ad Atene contro la Grecia (qualificazione ai prossimi Europei e testa della cura Mancini in chiave Mondiali), quindi  le azzurre – rientrate nel giro dopo 20 anni di assenza dalla Coppa del Mondo – che superano una delle favorite  alla rassegna iridata in corso.

Tre partite, tre test significativi e tutti svolti lontano da casa

Il calcio è così riuscito a liberarsi di tutta la zavorra che lo tratteneva al suolo. Questa zavorra era il modello di gioco ‘vincente’ realizzato a Torino dalla Juventus di Allegri: disporre cioè dei calciatori migliori in circolazione ed amministrare tale superiorità senza curarsi di esprimere un calcio sportivamente accettabile.

La chiave della liberazione dal modello ‘non gioco’ sono state le esibizioni dell’Ajax (ma anche le alterne avventure di Sarri a Londra).

Ancora più significative sono state le vicende atalantine di Giampiero Gasperini, a dimostrazione che si vince anche e soprattutto quando si gioca meglio e ci si diverte.

Il primo dei tecnici italiani a capire il messaggio è stato Roberto Mancini. Mancio ha accettato la sfida di cambiare il massimo calcio italiano in corso d’opera ed ha impiegato meno del previsto: ad Atene la nuova Italia ha proseguito la sua marcia di sei partite ufficiali senza subire una rete e realizzandone undici.

La Grecia non è l’ultima arrivata, ha vinto gli Europei del 2004 e nel 2008 è stata ottava nel ranking Mondiale: erano 23 anni che l’Italia non la batteva. Impressiona soprattutto la dimostrazione di forza e l’esibizione del modello tecnico-tattico che questa Italia suscita ad ogni nuova uscita.

Trovano così spazio al centro della difesa due senatori juventini (gli immensi Chiellini e Bonucci) i quali, sapendo giocare bene a pallone, sono stati rapidissimi ad apprendere i dettami del gioco totale. Bellotti è stato preferito a Quagliarella perché più propenso al fraseggio breve con le altre punte (Insigne e Chiesa).

Tre punte pronte e votate al movimento anche difensivo, il tutto orchestrato al centro e ai lati da giocatori che lottano, giocano e pressano che si chiamano Florenzi, Emerson Palmieri (Biraghi infortunato), Barella, Verratti, Jorginho. A Torino arriva la Bosnia. Si deve giocare e divertire (divertirsi) per produrre un buon calcio vincente.

Il Mali, così come la Grecia, non è l’ultimo della classe: l’Africa è sempre più competitiva (medaglia di bronzo nell’ultima rassegna iridata di categoria) e calcisticamente è una colonia francese (i migliori finiscono quasi sempre Oltralpe). Ma gli Azzurrini hanno saputo superarsi, divertirsi e vincere una gara ricca di colpi di scena, rigori parati e segnati, autogol, espulsioni ed un finale azzurro tutto passione. Martedì Ucraina quindi Giamaica.

Infine, il volo rosa delle azzurre ai Mondiali francesi

L’Italia torna ai Mondiali dopo vent’anni e i tempi sono maturi per crescere. La metà delle azzurre sono targate Juventus, Campione d’Italia e vincitrice della Coppa Italia ma il modello di gioco era sempre quello: Allegri ma non troppo!

Ma le cose sono cambiate anche per la C.T. azzurra Milena Bartolini, e si è visto in questo esordio contro l’Australia.

In America ed in Australia il calcio soffre molto la concorrenza di Rugby, Football, Baseball, Basket, Hockey ecc. ma non a livello femminile dove gli sport ‘machi’ sono meno apprezzati: l’Australia femminile di calcio è attualmente sesta nel ranking, l’Italia quindicesima.

Le Matildas (nomignolo delle calciatrici australiane) non possono giocare in Italia perché il Campionato italiano le depotenzierebbe. Eppure, le azzurre – dopo il gol australiano della Kerr su rigore conseguenza dell’asfissiante pressing delle aussie girls – è riuscita a reagire.

Il più è fatto. Venerdì 14 giugno arriva la Giamaica, ampiamente alla portata, mentre il Brasile è avversario tosto: passano le prime due più quattro squadre delle terze.

Per una volta gli Sport più blasonati passano ‘in coda’: netta vittoria di Rafa Nadal a Parigi in finale contro l’austriaco Dominic Thiem 6-3. 5-7, 6-1, 6-1 mentre in campo femminile, a sorpresa, l’australiana Ashleigh Barty (23 anni) ha battuto la ceca Marketa Vondrousova 6-1, 6-3.

Formula 1 in Canada totalmente assorbita dall’episodio della sanzione inflitta Vettel al quarantottesimo giro che, di fatto, lo ha scalzato dal gradino più alto del podio assegnando la vittoria a Hamilton (la Ferrari ha annunciato ricorso). Questo il podio: 1° Hamilton, 2° Vettel 3° Leclerc

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