Lo sciatore azzurro Dominik Paris

di Giacomo Mazzocchi

E’ stata la valanga azzurra maschile il globo sportivo odierno ai Mondiali norvegesi di Sci Alpino

Dopo la valanga azzurra (in rosa) di ieri, oggi nella norvegese Are è stata la valanga azzurra maschile il globo sportivo (e non) ai Mondiali di Sci Alpino. Se Ieri le fanciulle italiane erano riuscite nell’impresa senza precedenti di piazzare sul traguardo dello Slalom Gigante ben 4 atlete fra le prime dieci, con argento per Sofia Goggia, oggi gli sciatori azzurri hanno ottenuto un successo altrettanto clamoroso dal punto di vista qualitativo con l’oro di Dominik Paris nello slalom gigante e l’ottimo anche se amaro quarto posto a 0.35 di Christof Innerhofer. L’altra grande sorpresa arriva quasi a fari spenti, quando scendono i cosiddetti ripescati: Mattia Casse è autore di una prova spettacolare e si infila di prepotenza nella valanga azzurra piazzandosi a soli 50 centesimi da Paris: numero perfetto.

Ieri gara perfetta per la bergamasca Goggia, superata soltanto dalla siderale americana Shiffrin, oggi gara perfetta del discesista azzurro che ha messo subito in chiaro che chiunque avrebbe dovuto superarsi per scendere più veloce di lui – punta massima 117 kmh. In molti, gli altri favoriti, i campioni ci hanno provato e tanti sono finiti fuori come lo svizzero Tumler, lo sloveno Kline, lo svizzero Caviezel e soprattutto il campione olimpico in carica l’austriaco Matthias Mayer.

La pattuglia scandinava ha fatto acqua

Si temevano i padroni di casa norvegesi, ma la pattuglia scandinava ha fatto acqua. Svindal, in procinto di ritirarsi dalle scene, ha rischiato poco per arrivare sano e salvo all’arrivo con un tempo fra i primi dieci.
Per il 29enne meranese, dopo tanti piazzamenti importanti, è finalmente giunto un oro che conta, quello mondiale. La sua specialità è la discesa libera dove nel 2103 ha vinto l’argento.  Essendo atleta pesante e potente, 1,87mt x 82 kg, ha dovuto lavorare sodo per districarsi fra le porte: ci è riuscito benissimo. Ottimo già sullo slancio iniziale, dove aveva già guadagnato 54 centesimi nei confronti dello svizzero Feuz che lo aveva preceduto, nella seconda parte del percorso ha toccato la velocità più alta tra tutti i concorrenti: 117 km orari al traguardo, con l’eccezione del francese Clarey, giunto secondo.

L’italiano ha toccato la velocità più alta tra tutti i concorrenti: 117 km orari

Il suo vantaggio, poi, è andato a consolidarsi nei tratti dove bisogna saper far scorrere gli sci o saltare. Dopo l’arrivo ha raggiunto il trono di attesa riservato al primo della classifica e lì è rimasto a godersi la gara fino al termine. Erano le 12 e 33 italiane. Come ieri per la Goggia, per essere certo di aver vinto ha dovuto attendere la discesa dell’altro azzurro Christian Innerhofer con il pettorale 18. Fra i due conterranei è rivalità e solida amicizia e l’atleta altoatesino ha fatto del suo meglio perdendo, però, 19 centesimi nel primo tratto lanciato. Come al solito, ha sciato attento e pulito ma quel mucchietto di centesimi persi non gli ha consentito di agguantare una medaglia, quella d’argento, poi andata ex aequo allo svizzero Kriekmair ed al francese Clarey.

In gara anche li fratello di Francesca Marsaglia giunta settima ieri. Mattia, – ragazzo di Roma che risiede dove si scia tutto l’anno, in Piemonte – ha svolto un tema tecnicamente perfetto. Ha badato a mostrare bello stile, senza rischiare. Quando a metà della gara ci ha provato, ha esagerato ed è caduto.

Un oro, un argento e quattro piazzamenti fra i primi dieci nelle due gare finora disputate

Un oro, un argento e quattro piazzamenti fra i primi dieci nelle due gare finora disputate parlano chiaramente di un Paese, l’Italia, a vocazione decisamente sciatoria con riflessi tanto sportivi che economici: la candidatura di Roma ai Giochi olimpici è saltata affossata dai pentastellati al governo di Roma e del Paese. Medesimo ostracismo è stato rivolto alla candidatura italiana ai Giochi Olimpici Invernali 2026, inizialmente centrata sull’asse Torino-Milano.

Torino penta stellata l’ha boicottata, sicché, dopo fatiche immani, Coni, Milano, Lombardia, Veneto e Cortina sono riuscite ad inviare al Comitato Olimpico Internazionale la candidatura di Milano-Cortina con la firma necessaria e sospirata del Governo Conte.

Certamente le imprese azzurre in atto in quel di Are rappresentano il migliore viatico al pieno successo dell’impresa olimpica

La decisione varrà presa a giugno a Losanna. Avversaria italiana, Stoccolma, concorrente duro. Certamente le imprese azzurre in atto in quel di Are rappresentano il migliore viatico al pieno successo dell’impresa olimpica

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *