Mondo Fitness, la kermesse estiva del fitness romano, quest’anno ha cambiato location ed è allestita allo Stadio Paolo Rosi (7 giugno – 10 settembre). Fin qui nulla di strano se non la soddisfazione che sia stata trovata una soluzione dopo le traversie che lo scorso anno avevano investito la storica sede di Tor di Quinto (a proposito, chi sono i responsabili di un esproprio non completato in dieci anni?).

Lo stadio Paolo Rosi è il tempio dell’atletica leggera romana di proprietà del Comune di Roma e per ciò affidato per un anno non rinnovabile alla stessa Federazione con atto del 10 giugno 2013 n. 3839.

Infatti nelle locandine di Mondo Fitness c’è in grande evidenza una pista di atletica con annesse scarpette e nella piantina sul sito della manifestazione c’è una freccia che indica proprio il campo in erba all’interno della pista di atletica leggera.

Meno male: almeno l’atletica, che afferma di rimetterci nella gestione del Paolo Rosi, avrà qualche ritorno da una manifestazione decisamente ricca.

Ma la Federazione sembra non aver nulla a che fare con Mondo Fitness ed anzi, non ufficialmente, dice di avere solo danni dall’ingresso in comune tra gli atleti e i partecipanti alla kermesse (se ne è occupata anche l’on.le Laura Coccia con un’interrogazione urgente).

Abbiamo scoperto (non è specificato da nessuna parte) che Mondo Fitness si svolge nell’area attigua allo Stadio d’atletica, area concessa al CRAL Dipendenti del Comune di Roma.

Ricominciamo: la pista di atletica non c’entra nulla ma c’entrano i lavoratori del Comune di Roma o, meglio, il loro CRAL che, come si legge sul portale, è un’associazione costituita nel 1981 in base agli artt. 36/31/38 del codice civile.
Quindi si tratta di un’associazione privata.

Eppure, con la delibera n. 50 del 9 marzo 2011, la Giunta di Roma ha provveduto alla “Regolarizzazione dell’utilizzazione dell’impianto sportivo dell’Acqua Acetosa, denominato “Stadio Paolo Rosi”, per il periodo 1° gennaio 1998 – 31dicembre 2010 nonché la concessione in uso dello stesso al medesimo Ente per le proprie attività istituzionali”.

Ma se è un impianto sportivo perché la delibera è firmata dai Dirigenti del Dipartimento Patrimonio?
Se è un impianto sportivo perché il canone è fissato nella misura “ricognitiva” di Euro 51,65 all’anno pari ad Euro 4,30 al mese (sì, proprio 4,30 euro al mese)?

Stante l’esiguità del canone è quasi ovvio che per la regolarizzazione del periodo 1998-2010 il Cral non abbia pagato nulla.

In un suo comunicato del 26 maggio scorso, il Cral annuncia che avrebbe organizzato la 19° edizione della manifestazione in collaborazione con Mondo Fitness, salvo poi smentire tre giorni dopo: Mondo Fitness è ospitato al Paolo Rosi.

Ci si chiede: in cambio di che cosa? La risposta è pronta: della sistemazione della casina sociale e dei campi di gioco.
Ma il Cral, in virtù della delibera del 2011, pagava quel canone irrisorio (4,30 Euro/mese) proprio perché doveva provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile e se è un impianto sportivo, come dice la delibera, sono stati chiesti i permessi secondo quanto previsto dal regolamento sugli impianti sportivi?

Altra domanda: che fine hanno fatto i campi da tennis e il campo polivalente che esistevano all’interno e che consentivano di qualificarlo come impianto sportivo?

In una commissione sport di qualche giorno fa convocata sull’argomento (ma non doveva essere coinvolto l’Ufficio Sport trattandosi di un impianto sportivo?), la Polizia Locale del II Municipio ha affermato che tutto era a posto ma che la relazione non era ancora pronta.

E’ finalmente pronta o dobbiamo aspettarci una nuova regolarizzazione?

Lo sa l’Assessore allo Sport che Mondo Fitneess ha come partner istituzionale l’Assessorato allo Sport di Roma Capitale e che l’evento è pubblicizzato sul portale di Roma Capitale?

Le eventuali risposte devono essere date non a noi ma alla città.

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