Tutto era stato preparato con grande cura

Collare d’Oro CONI 2018

Il 19 dicembre si è svolta la cerimonia della consegna dei Collari d’oro al merito sportivo 2018.

Tutto era stato preparato con grande cura: la location scelta era la suggestiva Sala delle Armi del Foro Italico, capolavoro di Luigi Moretti. Sul palco vestito di azzurro c’era uno stemma del CONI a grandezza d’uomo e addirittura era stata annunciata la presenza del premier Conte. Andrea Fusco di Rai Sport a presentare.

Insomma, sembrava il giorno giusto per mostrare alla politica che cosa sia il Coni e costringere la politica a spiegare al mondo dello sport (d’alta prestazione…) le scelte fatte dal governo sul CONI.

Costringere la politica a spiegare al mondo dello sport (d’alta prestazione…) le scelte fatte dal governo sul CONI

Giovanni Malagò Presidente Coni

Il discorso di Malagò (che nelle ultime settimane si era imposto un silenzio per lui sicuramente gravoso) è stato tutto rivolto alla politica (vedi comunicato stampa CONI): “Oggi più che mai è importante ricordare (a chi se non al Governo? ndr) che cosa è stato e cosa ha fatto il CONIed ancora:Una storia (quella del CONI ndr) sicuramente di grande successo che ha onorato il paese come nessun’altra istituzione”.

Si, ha detto proprio nessun’altra!!!

La risposta della politica è stata quanto meno deludente, al limite della scortesia

La risposta della politica è stata quanto meno deludente, al limite della scortesia: Conte non c’era, c’era Bussetti ma non ha parlato, c’era il Sottosegretario ai rapporti con il Parlamento, Simone Valente ma non ha parlato, Giorgetti (chiamato più volte Ministro fino a che lui steso ha chiarito che non è ministro e non ci tiene ad esserlo) ha detto poche parole di circostanza.

Tutto qui

Nel suo discorso (sempre ripreso dal comunicato stampa del CONI), Giorgetti si è limitato a dichiarare la sua emozione nel vedere dal vivo tanti campioni che vedeva da ragazzo in TV (che avrà voluto dire? che tutti i premiati sono vecchi?), si è augurato “armonia” (si, proprio armonia) tra sport e politica ed ha fatto gli auguri. Tutto qui.

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti

Giorgetti ha confermato di essere una persona dai tanti fatti e ben poche parole (vedi rivoluzione del CONI fatta senza che nessuno del CONI ne sapesse niente) e, soprattutto, di non amare il palcoscenico.

Eppure il CONI (o, meglio, quella CONI Servizi che il Governo vuole rovesciare come un pedalino) proprio il giorno prima della cerimonia dei Collari aveva diffuso una pubblicazione I numeri dello Sport 2017.

La data è casuale?

Non sembra proprio sol che la si legga con una qualche attenzione.

Infatti, a pag. 14 è scritto in grassetto “Il CONI rappresenta oltre 12 milioni e 400 mila persone”.

Un verbo un bel po’ impegnativo quel rappresenta: 12 milioni e 400 mila persone (attenzione persone non atleti o tesserati o dirigenti…).

Una riproposizione del vecchio adagio: Lei (Giorgetti?) non sa chi sono io!

Non vogliamo entrare nel dettaglio dei numeri (lo faremo magari un’altra volta) ma vogliamo solo sottolineare qualche aspetto della pubblicazione della Coni Servizi.

Vogliamo solo sottolineare qualche aspetto della pubblicazione della Coni Servizi

Primo. In quei 12 milioni e 400 mila persone rappresentate dal CONI sono compresi 8 milioni e 500 mila (si proprio cifra tonda!) tesserati con gli Enti di Promozione Sportiva.

Insomma, il 68,5 % delle persone rappresentate dal CONI non sono tesserati con le Federazioni ma con gli Enti di Promozione Sportiva e a questi la CONI Servizi dedica quattro righe!

Al 31,5% delle “persone” sono dedicate 20 pagine

Al 68,5% quattro righe!

Secondo. In un altro passaggio della pubblicazione si esalta il ruolo dello sport come un potente strumento d’integrazione (pag. 18) e a conferma di ciò il rapporto recita: “si stima che gli atleti stranieri siano oltre 107 mila”.

Come si stima?

Come si stima?, in tutto questo diluvio di numeri siamo costretti a rifarci a una stima?  ed ancora che cosa significa atleti stranieri? Si riferisce ad atleti che non hanno la nazionalità italiana tipo tutti quelli che giocano in serie A del basket ed allora sono veramente tanti ma non sono certo un esempio di integrazione o si riferisce agli immigrati magari senza permesso di soggiorno?

Ma si sa i numeri non possono sempre essere oggettivi …

Terzo. Altro dato che merita di essere commentato: il 56,7% del totale dei tesserati alle Federazioni Sportive ha meno di 18 anni (pag. 18): dunque, più della metà delle persone che il Coni rappresenta sono minorenni!

Siamo sicuri che il pragmatico sottosegretario Giorgetti abbia avuto in quest’occasione conferma della scelta del governo

Siamo sicuri che il pragmatico sottosegretario Giorgetti abbia avuto in quest’occasione conferma della scelta del governo: il CONI si occupi della preparazione olimpica come in effetti fa al di là della facciata e i numeri lo confermano, al resto ci pensi lo Stato. E magari (aggiungiamo noi) insieme alle Regioni.

Parafrasando Luigi Einaudi: Conoscere (il CONI) per deliberare (sullo sport)

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