Al centro Daniele Frongia, Assessore allo Sport del Comune di Roma

Daniele Frongia Assessore allo Sport

o Commissario politico?

La domanda sorge quasi spontanea dopo avere letto l’intervista del 28 giugno scorso al Corriere.it che Frongia ha rilasciato a Maria Egizia Fiaschetti.

L’assessore affronta a tutto campo, da Commissario politico appunto, le questioni di Roma: dalla sconfitta nei Municipi ai giardini, dai rifiuti ai trasporti: nessuna traccia di Sport.

Ecco la trascrizione integrale.

Assessore Frongia, in alcuni settori non si vedono ancora i risultati annunciati quando eravate in campagna elettorale: come lo spiega?

«Le attività portate avanti finora sono propedeutiche al raggiungimento degli obiettivi che ci siamo dati. Dover mettere ordine al sistema che abbiamo ereditato sta richiedendo un tempo aggiuntivo».

Non le sembra scontato, da manuale della vecchia politica, incolpare chi vi ha preceduto?

«Per la prima volta i romani potranno beneficiare di un bilancio pulito. A Roma l’Anac rileva un aumento del numero di gare a evidenza pubblica e una diminuzione delle procedure negoziate: tutto questo ha un riflesso sulla qualità della vita, anche se nell’immediato non si percepisce».

L’agenzia che rileva l’indice di soddisfazione dei romani dice, però, che dai rifiuti ai trasporti il voto è insufficiente

«È corretto e condivisibile che i cittadini ci chiedano risposte, motivo per cui nel 2016 ci hanno votato: non bisogna mai sottrarsi alle critiche».

Come risponde a chi vi accusa di scontare una certa inesperienza della politica?

«Roma è stata il primo grande test di governo del M5S, il che non significa che l’abbiamo utilizzata come palestra a danno dei romani. Siamo stanchi di sentir parlare della nostra inadeguatezza, quando le precedenti amministrazioni hanno portato la città sull’orlo del baratro».

Rifiuti, piazza San Cosimato, pecore nei parchi: sono soltanto alcuni dei bandi andati deserti. Cosa non ha funzionato?

«Accade anche in altre città, non solo a Roma, che alcune gare vadano deserte. È una minoranza di casi, a fronte delle molte azioni che stiamo portando avanti: dal progetto “Strade nuove” all’accordo con Coldiretti».

Argomenti che finora non sembrano aver scalfito le riserve nei vostri confronti

«Di sicuro dobbiamo migliore, fare tesoro del risultato elettorale».

Come interpreta la débâcle nei Municipi?

«Abbiamo perso, non lo nascondiamo, ma è una caduta dalla quale vogliamo rialzarci con determinazione».

Da dove ripartire?

«La sindaca ci chiede di essere più presenti nei territori e organizzare incontri tematici anche per rendere più efficace la comunicazione».

Dopo il concerto dei Pearl Jam all’Olimpico molti si sono incamminati a piedi per mancanza di autobus e taxi: è accettabile per una Capitale?

«In occasione di grandi eventi l’Agenzia per la mobilità redige il piano di afflusso e deflusso. Spesso si trovano accordi con gli organizzatori, serve uno sforzo congiunto».

Insomma, un Assessore in gran spolvero, pronto per tutte le sfide che lo attendono.

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